La formazione del personale a seguito della nota M.I. n. 44428 del 14/12/2022

Le novità in materia di formazione in servizio

La nota del M.I. n. 44428del 14/12/2022, avente oggetto Formazione dei docenti in servizio – anno scolastico 2022-2023., ribadisce le novità introdotte dal CCNI, sottoscritto in data 23.10.2020, fornendo indicazioni per l’anno scolastico 2022/2023

Nel nuovo Atto ministeriale di indirizzo politico-istituzionale è richiamata la necessità di potenziare il sistema della governance della formazione in servizio, con l’obiettivo di migliorare gli esiti di apprendimento degli allievi e la loro piena educazione ad una cittadinanza responsabile, attraverso diverse strategie al fine di:

  • promuovere un sistema di opportunità di crescita e sviluppo professionale per tutti gli operatori scolastici e per l’intera comunità scolastica;
  • sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione educativa per migliorare l’azione didattica, la qualità degli ambienti di apprendimento e il benessere organizzativo delle comunità scolastiche;
  • favorire e supportare azioni di contrasto alla dispersione scolastica implicita ed esplicita;
  • favorire e supportare azioni formative in tema di orientamento per i docenti dei diversi gradi di scuola, per innalzare l’efficacia e la qualità di una didattica orientativa e promuovere la costruzione di reti di collaborazione tra le comunità scolastiche e le risorse dei territori;
  • favorire un processo di riflessione sulle diverse fasi della progettazione, del monitoraggio e della valutazione dei percorsi educativo-didattici realizzati;
  • pianificare le innovazioni e il miglioramento attraverso i documenti strategici della scuola (Piano triennale dell’offerta formativa, Rapporto di Autovalutazione, Piano di miglioramento, Rendicontazione sociale);
  • sviluppare le competenze trasversali per una piena e consapevole partecipazione ai processi di innovazione metodologica e didattica promossi, per la sperimentazione e la diffusione di approcci, strategie e metodologie educativo-didattiche innovative.

Le scuole Polo e la formazione

Le scuole Polo per la formazione avranno a disposizione una quota pari al 40% delle risorse finanziarie disponibili, per la gestione coordinata sul territorio delle iniziative di formazione previste dall’Amministrazione scolastica.

Anche a seguito delle innovazioni normative in corso di attuazione dovranno essere realizzati percorsi formativi rivolti:

  1. alle discipline scientifico-tecnologiche (STEM) e alle competenze multilinguistiche;
  2. ad interventi strategici per la realizzazione del sistema integrato 0-6;
  3. ad iniziative formative per le Misure di Accompagnamento Valutazione Scuola Primaria (O. M. n. 172/ 20);
  4. ad iniziative formative per il potenziamento della didattica orientativa;
  5. ad iniziative atte a promuovere pratiche educative inclusive e di integrazione anche per gli alunni nuovi arrivati in Italia (NAI);
  6. ad iniziative formative atte a contrastare la dispersione scolastica;
  7. ad iniziative connesse alla diffusione dell’educazione alla sostenibilità ed alla cittadinanza globale.

Tali percorsi formativi sono coordinati dagli USR attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole polo per la formazione.

Questo livello di formazione, quindi, risponderà ad esigenze di approfondimento per i temi segnalati come prioritari a livello nazionale; potranno essere rivolte a gruppi delimitati di insegnanti individuati come figure di facilitatori della formazione (tutor, coordinatori, referenti); assumeranno un carattere di sistema per agevolare una più capillare azione formativa all’interno delle scuole.

I singoli Istituti e la formazione

Una quota delle risorse finanziarie disponibili per ciascun Ambito sarà distribuita dalle scuole polo per la formazione direttamente ad ogni istituto scolastico, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole.

Il supporto delle singole istituzioni scolastiche nei processi di progettazione e realizzazione delle iniziative formative consente di coinvolgere tutto il personale in servizio, di fronteggiare esigenze di sviluppo e di miglioramento della scuola, di adottare scelte coerenti con gli obiettivi ed i tempi del Piano triennale dell’offerta formativa (art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009), di consolidare lo spirito di collaborazione e di condivisione tra tutti i membri della comunità professionale.

Le singole istituzioni scolastiche, sulla base dei fondi assegnati direttamente dalle Scuole Polo, dovranno adottare un Piano di formazione d’istituto in coerenza con gli obiettivi del PTOF e con i processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo, in sintonia con le priorità e le strategie delineate a livello nazionale, tuttavia dovranno essere anche considerate le esigenze individuali.

Il Piano di formazione d’istituto comprende le attività deliberate dal Collegio dei docenti ai sensi dell’art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009. Le scuole potranno progettare le iniziative singolarmente o in reti di scopo, favorendo anche la collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e con le Associazioni professionali qualificate e gli Enti accreditati ai sensi della Direttiva n.170/2016.

Il Piano di formazione di Istituto potrà comprendere anche iniziative di autoformazione, di formazione tra pari, di ricerca ed innovazione didattica, di ricerca-azione, di attività laboratoriali, di gruppi di approfondimento e miglioramento. Nel Piano sarà comunque necessario precisare le caratteristiche delle attività di formazione, nelle diverse forme che queste potranno assumere, definendo le relative modalità di documentazione e attestazione.

Le attività dovranno rispondere ad effettive esigenze di messa a punto del curricolo di scuola, nelle sue diverse articolazioni, di messa a sistema di innovazioni metodologiche di comune interesse, di stimolo al lavoro collegiale e alle decisioni condivise in materia di autonomia didattica.

La Governance integrata della formazione

In linea di massima, in sede di progettazione delle attività, i Piani formativi di istituto (art. 63-71 CCNL 2006-2009) potranno utilmente considerare le diverse opportunità offerte da:

  1. organizzazione diretta di attività formative da parte dell’istituto, anche in modalità autoformazione e ricerca didattica strutturata;
  2. organizzazione coordinata con altre scuole di iniziative formative di rete (per tipologie specifiche di approfondimento);
  3. partecipazione ad iniziative formative di carattere nazionale promosse dall’Amministrazione scolastica, tramite le scuole polo della formazione;
  4. la libera iniziativa dei singoli insegnanti, attraverso l’utilizzo dell’apposita card del docente.

Le diverse iniziative formative rispondono a finalità diverse, ugualmente meritevoli di essere apprezzate, condivise e riconosciute, se coerenti con le esigenze formative complessive dell’istituzione scolastica di appartenenza.

Chi può accede alla formazione

Tutto il personale in servizio (T.D. e T.I.) può accedere alle iniziative formative.

Il passaggio dei processi di progettazione e realizzazione delle iniziative formative alle singole istituzioni scolastiche, consente di coinvolgere tutto il personale in servizio nella lettura delle esigenze di sviluppo e di miglioramento della scuola, di adottare scelte coerenti con gli obiettivi ed i tempi del Piano triennale dell’offerta formativa (art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009), di consolidare lo spirito di collaborazione e di condivisione tra tutti i membri della comunità professionale.

La nota del M.I. n. 3768 del 30/11/2021, avente oggetto Formazione docenti in servizio a.s. 2021-2022. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative, ribadisce le novità introdotte dal CCNI, sottoscritto in data 23.10.2020, delineando il quadro di riferimento entro cui realizzare le attività di formazione in servizio per il personale della scuola, per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21, 2021/22.

Materiali utili

NOTA M.I. 44428 del 14-12-2022 – formazione personale in servizio